Il verdetto è arrivato, e stavolta è definitivo. L’Udinese dice addio al campionato Primavera 1: la matematica ha ufficializzato la retrocessione dei friulani, che con cinque giornate ancora da disputare scivolano in Primavera 2. A decretare la fine anticipata del sogno è stata la sconfitta per 5-0 contro la Fiorentina, squadra in piena corsa playoff.

Dopo 33 turni, il cammino dell’Udinese è stato costellato da ostacoli e delusioni. Ultimi in classifica con soli 14 punti, i bianconeri hanno raccolto appena tre vittorie stagionali, pagando a caro prezzo una difesa troppo fragile e un rendimento altalenante. I numeri parlano chiaro: oltre 90 gol subiti rendono il reparto arretrato il più perforato del torneo, un dato che racconta molto della stagione complicata della squadra.

Numeri impietosi e poche certezze

La mancanza di continuità, soprattutto nelle prestazioni, ha impedito ai ragazzi di Igor Bubnijc di restare agganciati alla lotta salvezza. A pesare non sono stati solo i risultati, ma anche l’incapacità di reagire nei momenti decisivi. La giovane età della rosa ha mostrato limiti di esperienza, che si sono riflessi sul campo soprattutto nelle fasi più delicate della stagione.

Una stagione da dimenticare, ma con qualche spiraglio

Nonostante qualche lampo individuale e il potenziale di una rosa tra le più giovani del campionato, il gruppo allenato da Bubnijc non è mai riuscito a trovare la quadratura giusta per risalire la classifica. Le difficoltà sono state tante, e alla lunga hanno avuto la meglio.

Eppure, tra le poche note liete, va segnalata l’attenzione della prima squadra verso i talenti del vivaio. Alcuni giovani si sono allenati agli ordini di Kosta Runjaic, segno che, pur in una stagione da archiviare, il futuro non è del tutto buio.